Chemioterapia ed immunoterapia endovescicale
La chemioterapia e l’immunoterapia endovescicale sono trattamenti specifici utilizzati per il trattamento delle neoplasie vescicali superficiali, come il carcinoma uroteliale non-muscolo-invasivo. Questi trattamenti mirano a distruggere le cellule tumorali direttamente all’interno della vescica, limitando gli effetti collaterali sistemici associati a trattamenti più generici come la chemioterapia sistemica. Ecco una panoramica dettagliata su ciascuna modalità di trattamento:
Chemioterapia endovescicale
La chemioterapia endovescicale coinvolge l’introduzione di agenti chimici direttamente nella vescica attraverso un catetere, al fine di trattare o prevenire la crescita delle cellule tumorali. Ecco come di solito procede:
- Preparazione del paziente: Il paziente viene generalmente anestetizzato localmente o meno frequentemente con anestesia generale per il comfort durante il procedimento.
- Somministrazione dell’agente chemioterapico: Il cistoscopio viene utilizzato per introdurre il farmaco direttamente nella vescica. Questo può includere farmaci come il mitomicina-C o la gemcitabina, che sono agenti comunemente usati per il trattamento del carcinoma uroteliale.
- Tempo di permanenza: Il farmaco viene lasciato nella vescica per un periodo di tempo specifico (generalmente da 1 a 2 ore) per consentire l’assorbimento e l’azione sulle cellule tumorali.
- Rimuovere il farmaco: Dopo il tempo di esposizione appropriato, il farmaco viene drenato dalla vescica e il paziente può essere autorizzato a urinare per rimuovere il rimanente.
- Monitoraggio e trattamenti successivi: È comune che i pazienti ricevano chemioterapia endovescicale a intervalli regolari per un periodo di tempo specifico per ridurre il rischio di recidiva delle cellule tumorali.
Immunoterapia endovescicale
L’immunoterapia endovescicale, d’altra parte, coinvolge l’introduzione di agenti che stimolano il sistema immunitario del corpo a riconoscere e distruggere le cellule tumorali. I trattamenti di immunoterapia possono includere:
- BCG (Bacillus Calmette-Guérin): Un batterio vivente attenuato che stimola una risposta immunitaria contro le cellule tumorali della vescica. Viene introdotto nella vescica attraverso un catetere dopo una resezione endoscopica del tumore.
- Altri agenti immunoterapici: In alcune situazioni, possono essere usati altri farmaci che agiscono come checkpoint immunitari, come l’interferone, per migliorare la risposta immunitaria contro le cellule tumorali.
- Protocollo di trattamento: Come con la chemioterapia endovescicale, l’immunoterapia può richiedere diversi cicli di trattamento per ottenere il massimo beneficio e ridurre il rischio di recidiva.
Vantaggi della chemioterapia e dell’immunoterapia endovescicale
- Trattamento mirato: Agisce direttamente sulla vescica, riducendo gli effetti collaterali sistemici.
- Minimizzazione del rischio di recidiva: Riduce la probabilità di ritorno delle cellule tumorali dopo la resezione endoscopica.
- Protocolli combinati: In alcuni casi, la chemioterapia e l’immunoterapia possono essere utilizzate insieme per migliorare l’efficacia del trattamento.
Considerazioni finali
La chemioterapia e l’immunoterapia endovescicali sono trattamenti efficaci e ben studiati per il carcinoma uroteliale non-muscolo-invasivo e altre neoplasie vescicali superficiali. È importante che questi trattamenti siano somministrati da urologi esperti in centri specializzati, utilizzando protocolli adeguati e monitorando attentamente il paziente per eventuali complicazioni. Dopo il trattamento, il paziente può essere monitorato a lungo termine per valutare la risposta al trattamento e per gestire qualsiasi possibile recidiva o effetti collaterali.
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